venerdì 17 ottobre 2008

Capobianco, un passo indietro

Quattro volte su quattro: sull'erba amica, il Foggia è irreprensibile. Non c'è alternativa alla vittoria: e la classifica si consolida. Si piega anche il Gallipoli, arrivato in Capitanata con l'appeal della capolista. E, magari, si acquieta un po' l'ambiente. Al quale, infine, viene incontro pure il presidente Capobianco: «Con la gente dobbiamo scusarci. Il messaggio inviato dalla società in estate non era corretto. Non volevamo ridimensionare le nostre ambizioni, ma esclusivamente il budget di spesa. Senza indebolire progetto. Speriamo che, ora, sia tutto chiaro». Succede, quando il risultato oltrevarca le previsioni. O quando, più semplicemente, il progetto accarezzato sembra fortificarsi. Al di là delle parole più o meno ambigue: e quelle spese in estate un po' lo erano, onestamente. E al di là della convergenza tra proclami ed azione. Intanto, però, circola un umore diverso. E l'intervento del presidente è itinerante. Guadagnarsi il consenso popolare, certe volte, costa meno di quello che sembra. Basta correggere il messaggio. Accettando, però, una controindicazione: il Foggia, da qui in avanti, non potrà più nascondersi.