venerdì 29 giugno 2012

Dalla B all'eutanasia: il Taranto chiude

Dalla serie B (si fa per dire) all'eutanasia. In ventiquattr'ore. Patron D'Addario ufficializza la resa, prima che scadano i termini. E conferma che non c'è futuro. Il Taranto non possiede il contante neppure per regolarizzare l'iscrizione al prossimo campionato di C. Fine delle trasmissioni. Che potranno riprendere, nella migliore delle ipotesi, dal quinto gradino, la serie D. Con qualcun altro al timone, ovviamente: pronto a investire trecentomila euro sùbito e il resto più tardi. E' l'epilogo più naturale. E' il tramonto che si accoda alla beffa già raccontata ieri. Beffa o scherzo, chiamatela come vi pare. Al quale, involontariamente, parte di stampa (superficiale) si è prestata. Proprio quella parte di stampa che sa arruffianarsi e che, puntualmente, viene osannata dal popolo che tifa. E che (certamente inconsapevolmente, ma impunemente) continua a remare contro, convinta che siano gli altri (ad esempio, la parte di stampa che osserva e critica, senza necessariamente sedersi sul carro) ad ostacolare il progresso del pallone sullo Jonio. E' così da sempre, peraltro. Che la città, allora, si tenga questo tipo di informazione che ama proteggere. La professionalità, però, è un'altra cosa. Al di là del caso specifico.