Partono i playoff, anche quelli di terza serie. E il Lecce risponde, da
sùbito. Il primo step è superato, ma non senza apprensioni. La qualificazione
al turno successivo è garantita solo dopo i calci di rigore: a via del Mare
scende il Pontedera e il pareggio maturato nei tempi regolamentari e in quelli
supplementari è insufficiente. Il terzo posto della regular season, del resto, concede qualche vantaggio, come il
diritto a giocare sul proprio terreno di gioco: ma il passaggio del turno va
pure guadagnato, in qualche maniera. Traducendo, si soffre. Com’è pure normale
che sia. Il pronostico riceve il rispetto che pretende, però i toscani
convincono complessivamente di più, sul piano della manovra. E, anzi, la
formazione di Lerda deve aggrapparsi alla performance
positiva del suo guardasigilli Caglioni, che blocca un paio di soluzioni
toscane proprio in prossimità del novantesimo: quando, cioè, sarebbe venuto a
mancare il tempo per rimediare. Il Lecce è sbiadito, un po’ svagato. E,
probabilmente, l’atteggiamento tattico (una sola punta, Zigoni) finisce per
inviare alla squadra un messaggio annacquato. Il Pontedera gode, ad un certo
punto, di troppo campo e, più tardi, un calo fisico di Bogliacino e soci non
agevola il compito. Ma, soprattutto, il problema sembra mentale: magari, è
proprio quel vantaggio dettato dalla classifica ad irretire il gruppo. A
limitarlo. A frenarlo. E anche la consapevolezza di essersi cuciti addosso un
finale di stagione particolarmente brillante allontana l’essenza della realtà. Ad
ogni modo, il Lecce bello ed autorevole di un mese addietro si affloscia
all’improvviso, quando sarebbe invece opportuno offrire qualcosa in più.
Adesso, però, il format degli spareggi
per la seconda piazza si modifica, passando dalla gara unica al doppio
confronto (domenica, ad esempio, si viaggia per Benevento e poi ci si ritrova
nel Salento). Modellando una situazione strana, dal punto di vista estetico e
logico: perché un calendario caotico non giova al pallone, soprattutto di
questi tempi. Ma, chissà, persino conveniente per il Lecce. Che potrebbe
inconsciamente avvertire il bisogno di doversi giocare la promozione con le
pari opportunità. A mente sgombra.