mercoledì 18 febbraio 2009

Bari, le quotazioni tengono

Il Bari che aggredisce e pensa positivo piace di più. E, a Livorno, crescendo progressivamente, guadagna il vantaggio. Provando a fuggire, proprio nella trasferta più temuta. Il Bari che deve governare il risultato, magari, convince un po’ meno. E i toscani recuperano il match clou, capitalizzando un movimento inopportuno, una disattenzione difensiva. Il punto dell’Ardenza, tuttavia, è un punto pesante. Prima di tutto perché rafforza certi concetti già spesi. E poi perché alimenta ulteriormente le convinzioni del gruppo. Non tutto è limpido, sul campo, ma molto è chiaro: e la formazione affidata alle cure di Antonio Conte ribadisce che il timore non è un difetto che entra nella lista dei propri limiti. Non è ancora tutto scritto, ma il campionato lascia intuire qualcosa, partita dopo partita: e il Bari si impadronisce di ulteriori quotazioni di mercato. Ritagliandosi una nuova pagina importante e appuntandosi altri spunti di discussione. Uno tra tutti: l’efficace inserimento nell’ingranaggio di Guberti, aggregato recentemente dopo l’esperienza ascolana. E oggetto di un’operazione che tradisce e sconfessa un luogo comune sin troppo pubblicizzato: quello della supposta inutilità di fondo della sessione suplettiva della campagna di rafforzamento. Saper scegliere (e poter scegliere, quando possibile) è sempre fondamentale. E il riscontro è assicurato.