martedì 3 febbraio 2009

Da Siena un altro Lecce

Da Siena torna un altro Lecce. Meno disperato e meglio armato. Mentalmente più evoluto. Cioè, più quadrato e furbo. Ma anche più scaltro, dunque più solido. E poi vincere fa sempre bene, a prescindere dall’approccio e dall’interpretazione della gara. Dribblando, oltre tutto, gli inconvenienti di giornata, come l’inferiorità numerica con cui la formazione di Beretta affronta gran parte della gara. Nella seconda trasferta toscana, fortunata esattamente come la prima, brilla però un’altra notizia: il ritorno al gol di due attaccanti (Tiribocchi e Castillo) assieme. Sui quali il Lecce continua (e deve necessariamente continuare) a confidare parecchio. Soprattutto in questo momento di somma incertezza, dove anche chi arrancava (Torino, Reggina, Chievo) impara a cogliere risultati persino insperati. E in cui, sulla strada di Ardito e soci, si para l’Inter che – adesso -stenta spesso e si confonde (a proposito, si anticipa sabato, in Salento). Ecco: il pronostico, per il match che verrà, sembra irrimediabilmente chiuso, ma qualcosa consiglia di non considerare scontato nessun risultato. E proprio l’impresa granata a San Siro, quella di domenica, dovrebbe insegnare qualcosa. Purchè duri il nuovo look: quello di una squadra che sa spendere prudenza e coraggio in egual misura e che sa adattarsi alle situazioni. A certe situazioni: dove contano gli uomini, ancor prima che il modulo.