lunedì 9 febbraio 2009

Lecce, nessun rimpianto

Nessun rimpianto. E anche nessun margine per dolersi. L’Inter adopera la propria superiorità e il Lecce, nell’anticipo del sabato, è costretto a comprimersi. Tre a zero e pagina girata. La storia del match è breve. Dura quel che serve a Ibrahimovic per forzare il risultato. Ed è blanda la malinconia che avviluppa la formazione di Beretta. Il rovescio, del resto, è nell’ordine delle cose e non fa neppure troppa notizia. Anche se il passivo oneroso fa riflettere e amareggia il tecnico, obbligato a guardare avanti, verso nuove opportunità. Il campionato non finisce certo qui. E, peraltro, non si complica neppure tanto. Meno del previsto, almeno. Perché, proprio nella giornata che sembrava più ostica per il Lecce, sorgono all’improvviso segnali incoraggianti. Dagli altri campi, ventiquattr’ore dopo, si viene a sapere che il Bologna perde, mentre e pareggiano tra di loro le concorrenti più dirette, ovvero Torino e Chievo: paradossalmente, dall’ultimo turno di campionato Caserta e soci non escono poi eccessivamente ridimensionati. Ma, semmai, vagamente rinfrancati. E con una dote di tre punti sopre il limite della paura. Dote insufficiente, per circondarsi di tranquillità: ma sufficiente per continuare a lavorare con lucidità.