giovedì 26 febbraio 2009

Cose da derby

Cose da derby. Il Francavilla moltiplica gli sforzi e scrive un mercoledì speciale. Eroico, addirittura. Per la passione e per la foga che sa miscelare. Per grinta e sacrificio. Ma il posticipo di campionato è un derby che sgualcisce le belle parole spese per il Brindisi, appena tre giorni prima. Che sottolinea il secondo infortunio stagionale della gente di Silva. E che, infine, riaccorcia la distanze dalla Nocerina (nove punti). La partita è di Galeandro e compagni: sin dall'inizio: il Francavilla crede nel pressing e lo pratica con intensità. Correndo il doppio. E assumendo un atteggiamento aggressivo che non lascia ragionare l'avversario, leggermente rimodellato (dentro, sin dal primo minuto, Kettlun e Pinamonte; in panchina Chiesa, Júnior Bahia e Lenti; centrocampo a quattro in fase di non possesso). Il vantaggio (siglato da Nasca) è consequenziale: anche perchè il Brindisi continua a cercare le due torri (Galetti e Pinamonte) con lanci lunghi, che scavalcano sistematicamente la mediana. Soluzione, questa, inevitabilmente gradita alla formazione di Francioso. Evidentemente, tra gli ospiti pesa anche il largo dispendio energetico della gara precedente. Il Francavilla, però, non si fida mai e non abbassa i ritmi: si mantiene denso e cede un po' di metri solo quando è inevitabile, cioè nell'ultimo quarto d'ora. Governando con intelligenza e, ovviamente, con prudenza (Anglani diventa il quinto difensore, a metà ripresa). E resistendo all'assalto finale. Cose da derby. Che, probabilmente, non riaprono il campionato. Ma che rivalutano un certo trend casalingo della formazione che vince. E che convince davvero: forse per la prima volta, in questa stagione, davanti al pubblico amico.