mercoledì 1 ottobre 2014

Brindisi, è il momento di Castellucci

La caduta di Andria vale la panchina di Marcello Chiricallo. Non sarebbe potuto accadere il contrario, del resto. Nel senso che il provvedimento era, sin dal novantesimo, largamente atteso. Il tecnico, già minacciato dai risultati e da patron Flora, se ne va. Impossibile restare al timone del Brindisi, dove arriva Ezio Castellucci, tecnico esperto, anche se non proprio abituato alle dinamiche di questo girone di quarta serie. Certo, davanti ai microfoni, Chiricallo dice il giusto: complessivamente, in casa della Fidelis, la squadra non si spiega male: ma nel mezzo è un po’ molle e dietro si ritrova in difficoltà. Quattro gol (a tre) sono troppi. Ed è la classifica (magrissima, considerate le previsioni) a disegnare la situazione. Semmai, sorprende un dato: che, cioè, proprio un collettivo affidato sin qui ad un allenatore molto attento alla fase di non possesso si ritrovi infiacchita di fronte a problematiche di natura difensiva. Ma tant’è: il pallone non smette mai di sorprendere. Sorprende, invece, la decisione di rifugiarsi negli schemi di un trainer, diciamo così, più coraggioso. Nonostante, vale ripeterlo, i disagi non alberghino nella trequarti avversaria o in zona di finalizzazione. Ma si sa: in questi casi, la prima idea è quella di arare il terreno e ripartire. Con equilibrio. Quell’equilibrio che, sulle zolle nevralgiche del campo, la campagna di rafforzamento estiva non ha saputo evidentemente garantire.