sabato 27 dicembre 2008
Andria, squalifica inopportuna
mercoledì 24 dicembre 2008
Ceccarelli, e il Monopoli insiste
martedì 23 dicembre 2008
La crisi d'identità del Fasano
lunedì 22 dicembre 2008
Grottaglie, una sicurezza nuova
domenica 21 dicembre 2008
Bari, ora il mercato
sabato 20 dicembre 2008
Il Francavilla ha un Sisalli in più
venerdì 19 dicembre 2008
Una penalizzazione che non stravolge
giovedì 18 dicembre 2008
Grottaglie, un pareggio per sperare
mercoledì 17 dicembre 2008
Il buon senso dopo la tempesta
martedì 16 dicembre 2008
Taranto, confusione totale
lunedì 15 dicembre 2008
Bitonto, il mestiere necessario
domenica 14 dicembre 2008
Lecce, si ricomincia
sabato 13 dicembre 2008
Foggia, un problema da risolvere
venerdì 12 dicembre 2008
Taranto, cinque giorni di stand by
La cronologia dei fatti, a giornata in corsa, allontana l'ipotesi-Di Canio, sufficientemente suggestiva e, proprio per questo, difficilmente realizzabile. E, secondo alcune indiscrezioni, avvicina la soluzione-Selvaggi: cioè, un'alternativa che non sorprende. Come previsto da questo blog esattamente sette giorni fa.
giovedì 11 dicembre 2008
Il Monopoli sale ancora
mercoledì 10 dicembre 2008
Lecce, è il momento di osare
martedì 9 dicembre 2008
Il Gallipoli rassicura se stesso
lunedì 8 dicembre 2008
Aspettando Zotti
domenica 7 dicembre 2008
Cade Dellisanti, decide Selvaggi. Da solo?
Immediata, precisa. La conferma arriva. Cioè, Blasi sottoscrive il provvedimento. E applaude. Scongiurando, se non altro, un nuovo imbarazzo. Restano, invece, i problemi. E tutte le distonie.
sabato 6 dicembre 2008
Bari, inutile attesa
venerdì 5 dicembre 2008
E ora parla anche Selvaggi
giovedì 4 dicembre 2008
Un Andria a metà
mercoledì 3 dicembre 2008
Francavilla, nervi scoperti
martedì 2 dicembre 2008
Il Taranto riappassisce a Cava
lunedì 1 dicembre 2008
Gallipoli: fantasia, potenza e primato
domenica 30 novembre 2008
La prima del Grottaglie
sabato 29 novembre 2008
Il Bari e Donda
venerdì 28 novembre 2008
Manfredonia, pericolo depressione
giovedì 27 novembre 2008
E adesso non resta che vincere
Il Gallipoli e gli affanni ritrovati
mercoledì 26 novembre 2008
Il Lecce non combatte più
martedì 25 novembre 2008
Grottaglie, Borsci si autoesclude
lunedì 24 novembre 2008
La sostanza di Galetti
domenica 23 novembre 2008
Concordare. Anzi, condividere
sabato 22 novembre 2008
La crisi totale del Manfredonia
venerdì 21 novembre 2008
Benvenuto, Sanderra
giovedì 20 novembre 2008
Foggia, il problema non cambia
mercoledì 19 novembre 2008
Il sottobosco di Puglia
martedì 18 novembre 2008
Andria: grinta, corsa e cuore
lunedì 17 novembre 2008
Un applauso. E un mezzo sorriso
domenica 16 novembre 2008
Francavilla, un punto e qualche segnale
sabato 15 novembre 2008
Quando la classifica stuzzica
venerdì 14 novembre 2008
La daspo di Morello
giovedì 13 novembre 2008
Sorrisi dal teleschermo
mercoledì 12 novembre 2008
Monopoli, è un altro passo
martedì 11 novembre 2008
Il Lecce va
lunedì 10 novembre 2008
Bitonto, il valore delle motivazioni
Il Bitonto riemerge. Nella sfida più ostica. Nel momento di difficoltà dichiarata. Nella partita, probabilmente, più sentita. Perché, da ormai un anno, il confronto con il Brindisi sembra essere un appuntamento particolarmente atteso, se non ruvido. E prodigo di stimoli: come un derby vero, datato, di tradizione. Il Bitonto prossimo alla crisi profonda rinasce nel giorno in cui ci si può attendere di tutto: in cui il Brindisi, ad esempio, conosce la prima amarezza vera del campionato, dopo la lunga dittatura (otto vittorie e un pareggio in nove match). Eppure, è lo stesso Bitonto che aveva smarrito la strada, dimenticato come si protegge la porta, assopito i desideri. E che, all’improvviso, riacquista fiducia, energia e risolutezza. Il Bitonto che, questo è vero, contro le formazioni più titolate fatica a sbagliare la partita. Confondendosi, magari, nelle occasioni teoricamente abbordabili. Lasciando pensare che, evidentemente, sono proprio le salite più ripide a motivarlo. Anzi, a mantenere alta la concentrazione. Elemento essenziale per una squadra come quella di Ruisi, concepita e assemblata per battagliare e ringhiare. Ma che dovrà imparare edificare la salvezza anche contro avversari meno virtuosi, più terreni, meno stimolanti. Nel frattempo, però, il torneo si è addolcito. E, soprattutto, dietro non corre nessuno. Adesso, le prospettive sono rifondate. Con gli argomenti giusti.
domenica 9 novembre 2008
Il Taranto, ora, si adegui
sabato 8 novembre 2008
Numeri, non opinioni
venerdì 7 novembre 2008
Barletta, alta tensione inopportuna
giovedì 6 novembre 2008
Di nuovo il Gallipoli
mercoledì 5 novembre 2008
Il Foggia pratico e solido dello 'Zaccheria'
martedì 4 novembre 2008
Brindisi, risposta netta
lunedì 3 novembre 2008
Crisi di gioco. E di nervi
domenica 2 novembre 2008
Francavilla, anticipo onorevole
sabato 1 novembre 2008
Un portiere per il Grottaglie
venerdì 31 ottobre 2008
Il malessere stagna e Geretto rischia
giovedì 30 ottobre 2008
Due nomi ritrovati. Per sempre?
mercoledì 29 ottobre 2008
Manfredonia, cattive notizie
martedì 28 ottobre 2008
Brindisi, l'apparenza non inganni
lunedì 27 ottobre 2008
D'Amblè salva il Grottaglie
domenica 26 ottobre 2008
Bari, normalità riacquisita
sabato 25 ottobre 2008
Gallipoli, nessun dubbio
venerdì 24 ottobre 2008
Fasano, squadra di categoria
giovedì 23 ottobre 2008
Settantadue ore che deturpano l'immagine
Bastano settantadue ore per scalfire il feeling. Tre giorni amari sono sufficienti a deturpare l'immagine del Bari. Sconfitto il sabato - e senza eccessive attenuanti - ad Avellino e, il martedì successivo, piegato a domicilio dal più sostanzioso Sassuolo, ma con un risultato netto, imbarazzante. Due partite distratte e lacunose, cioè, rischiano di cancellare la campagna di simpatia e il progetto di riqualificazione ambientale inaugurato dal club in estate. E sì, perchè immediatamente dopo il match la disapprovazione popolare non si contiene. E colpisce anche Conte, che per la folla è il garante principale del nuovo corso. E del quale non piacciono alcune valutazioni tecniche. Niente di strano, tuttavia. Davvero. Questo è il pallone. Dove il credito accumulato serve esclusivamente quando il saldo è positivo. Esaurendosi impietosamente e in fretta. Chiaro, il momentaccio potrebbe passare. E l'equilibrio potrebbe recuperare il proprio posto. Ma il Bari, al di là della brillantezza e delle qualità individuali, dovrà impossessarsi nuovamente di quel sacro furore dimenticato chissà dove. Che è poi il requisito preferito dal suo condottiero. Cioè l'allenatore ideale per pretendere dal collettivo sudore e ardore. Da sùbito.