lunedì 29 settembre 2014

Gallipoli, la vetta è legittima

E’ squadra operaia, il Gallipoli. Un collettivo in cui ognuno, nessuno escluso, coopera con l’altro. E in cui tutti si pongono al servizio del gruppo. Una squadra che corre, si applica. Che sa sfruttare bene le corsie laterali. Abbastanza rapida, quando occorre assaltare l’avversario. Destinata a durare nel tempo, oppure no: non possiamo prevederlo. Ma, in questo momento, legittimamente al potere del girone appulocampano di serie D. A punteggio pieno. Il quarto successo stagionale arriva sull’erba di casa: la formazione di Volturo si libera pure del Monopoli, facendosi bastare il gol siglato nel cuore della prima frazione di gioco da Tedesco, attaccante ancora integro che accorcia, pressa, fa salire la squadra e assicura movimento e movimenti. E lo score finale, se vogliamo, è persino bugiardo, perché troppo stretto. Demerito, evidentemente, anche di un avversario che, nel match, non entra mai. E che mai offre l’impressione di poter raddrizzare la situazione. Che approccia la gara con morbidezza eccessiva, perdendo il confronto nel mezzo (il dinamismo del solo El Kamch non è sufficiente: in un 4-2-4 serve più sacrificio, da parte di tutti) e sulle fasce, dove dettano legge Presicce e Negro. Mancano, al Monopoli, soprattutto i suoi big, che si dimenticano di prendersi le responsabilità del caso. Ma la gente di Passiatore delude anche sotto pressione, dimostrando di soffrire le folate dell’avversario, che affonda puntualmente. Forse, pure l’assenza fisica in panchina del tecnico (squalificato) incide: manca la sua tensione vigile, la sua voce martellante. Il Gallipoli, intanto, è lì, davanti a tutti. E con un vantaggio di tre punti sulla seconda, ovvero la Fidelis Andria. Numeri di spessore relativo, ma sempre indicativi. Ovvio, adesso viaggiare a fari spenti si fa molto più difficile. Però, questa sembra una realtà che alberga lontano dalla supponenza. Sin qui, è un particolare che è servito non poco. Conservando questo spirito, oltre tutto, il Gallipoli potrà giocarsela con tutti per un po’ di tempo ancora. E mettersi in prima fila per vedere come andrà a finire.