La piazza
è esuberante. Di fede, gente e colore. Il Bari attrae. Il Bari infervora gli
animi. Il Bari lotta lontano da casa, a Crotone. E il maxischermo, di fronte
alla Prefettura, dribbla la distanza. Dentro o fuori, in novanta minuti. O
centoventi: dipende. Ma il collettivo di Alberti e Zavettieri sa inquadrare il
match, carpirne l’essenza, scovare il momento giusto per schiodare lo zero a
zero che lo condannerebbe. Tre gol (a zero) fuori casa raccontano il magic moment della squadra, promuovendola
alla seconda fase dei playoff. E, per strada, la folla sente i traguardo,
quello della A, infinitamente vicino. Ma, di fronte, adesso c’è il Latina.
Doppia sfida: prima al San Nicola,
poi lontano dall’erba amica. Il primo round
si consuma in uno stadio ribollente: siamo vicini alle sessantamila presenze,
per una gara di B. Qui non si scherza. Ma non scherzano neppure i pontini,
sùbito pronti e in vantaggio per primi. Ma il cuore del Bari è grande. E la
reazione di Sabelli e soci ribalta il punteggio, che solo l’ex Ristovski, poco
prima del novantesimo, riesce a riequilibrare. A campi invertiti, ieri, il
match del responso definitivo. Che sorride al Latina. Un altro due a due: e la
corsa del Bari, imbattuto nei playoff, si interrompe alle porte della finalissima. La generosità della
ripresa non basta. E non è sufficiente neppure il gol di Polenta, quello del
vantaggio in dirittura d’arrivo. L’avversario si procura un penalty contestato
e poi completa il sorpasso. Galano, tuttavia, ci crede ancora e pareggia: ma,
ormai, è tardi. Tardi per sognare, ma non per esigere il rispetto della sua
gente e per pretendere gli onori del caso. Manca il premo finale, ma l’impresa
resta ugualmente. Salta la promozione, eppure lo spessore dell’obiettivo
centrato è incancellabile. Con l’energia della freschezza e la forza della
spavalderia, con molto orgoglio e parecchia dignità, questo Bari ottiene lo
stesso un traguardo preziosissimo: quello di riavvicinare la città al calcio.
Foraggiando motivazioni nuove, che verranno buone più avanti. Al di là del
risultato del campo, questo è un successo. Il suo successo.