mercoledì 19 giugno 2013

Il Brindisi e le parole giuste

A Brindisi i dubbi non finiscono mai. Neppure quando la presidenza Flora interrompe la lunga crisi societaria, rifondando le speranze popolari. Oppure quando il club decide di ripartire per tempo, blindando il tecnico che ha accompagnato la squadra verso la salvezza, a ultimo campionato in corso, cioè Ciullo: meritatosi, per questo, stima ed affetto incondizionati. Neanche quando la nuova squadra sgomita per decollare. Qualche disguido di troppo, un confronto saltato nei misteri della comunicazione e, soprattutto, il difficile momento storico, che stringe chiunque: il progetto, ad un certo punto, rischia di sfaldarsi, ancora prima di prendere contorni e colore. Ninì Flora e l'amministrazione comunale, che ha garantito al nuovo patron adriatico sponsor e sostegno, si sfiorano, si allontanano e si perdono per un paio di giorni. Poi, anche sulla spinta dell'amarezza che agita la piazza, le parti si cercano e si ritrovano. Per sempre, magari. Il presidente, evidentemente, ottiene quel che chiede: un aiuto. Perchè, da solo, il suo impegno (quantificato a suo tempo in duecentocinquantamila euro) non basta per coprire le esigenze. Che sono - riportiamo fedelmente le dichiarazioni più recenti - quelle di un campionato, il prossimo, di livello elevato. Diciamo, per tradurre, con balcone sui playoff. Al di là delle acrobazie verbali, la realtà (sarebbero stati stanziati cinquecentomila euro) e i propositi potrebbero non incontrarsi: perchè, scriviamola tutta, in serie D certe cifre non garantiscono sogni robusti (e, a dire il vero, neppure esposizioni economiche persino più importanti assicurano i risultati). Vero è, tuttavia, che una starategia oculata è talvolta molto più gratificante del portafoglio pieno. E che la tendenza, in quinta serie, si è ultimamente avvicinata al concetto del contenimento dei costi: con pochissime eccezioni. Eppure, ancora oggi, cinquecentomila euro non possono autorizzare la tifoseria ad inseguire le fantasie: certi particolari non vanno sottovalutati. E un ambiente deluso da anni di pessime esperienze non merita di essere nuovamente circuito (o inconsapevolmente ingannato) con parole leggere o avventate. Le frasi da spendere, prima che cominci la nuova stagione, dovranno attraversare il setaccio dell'equilibrio, della saggezza: lo stesso Flora, che abitualmente si esprime con estrema chiarezza, converrà. Al di là dei nomi che la dirigenza adriatica saprà accoppiare a chi vorrà restare. Al di là del girone che sarà varato dalla Lega. E dello spessore degli avversari che il Brindisi incrocerà sulla strada.