sabato 24 agosto 2013

Bari, un punto per ripartire


La prima del Bari è anche il prologo del nuovo campionato di B. E l’anticipo del venerdì è soddisfacente, se guardiamo il risultato. Lo zero a zero in casa della Reggina che, si dice, punta a qualcosa d’importante (ma, oggi come oggi, non è affatto difficile, dal momento che le nuove norme potrebbero premiare anche l’ottava classificata: roba da torneo delle osterie) non va affatto trascurato. Soprattutto in prospettiva della classifica, deficitaria ancora prima di salpare (va azzerato la penalizzazione di tre punti, ricordiamolo). La formazione che da Gautieri è passata al Alberti Mazzaferro poco prima dello start è stata, oltre tutto, rimodellata in buona parte: e pure di questo occorre tenere conto. Il punto, in sostanza, fa coraggio. Finendo per mascherare ancora per un po’, magari, la scarsa incisività del nuovo 3-5-2, arrivato alla conclusione in porta una sola volta, e un certo travaglio accusato nella seconda porzione di gara (i calabresi colpiscono il legno due volte). La questione degli artiglieri, del resto, è tuttora aperta: l’apporto di Caputo è stato azzerato da una lunga squalifica, l’ingaggio di Ghezzal è alto (perciò è destinato altrove) e Albadoro arriva da una stagione sfortunatissima, durante la quale è rimasto ai margini del collettivo da un infortunio. E, dunque, servirebbe tornare sul mercato. L’organizzazione del Bari, di contro, sembra già più che dignitosa: la squadra ha saputo difendersi con sacrificio, provando a ripartire. E ottenendo il risultato minimo, malgrado la sopraggiunta inferiorità numerica (rosso per Defendi). Eppure, un solo match può significare nulla. La disamina andrà approfondita più in là: quando, ad esempio, l’elenco dei disponibili si amplierà. Oppure, quando occorrerà costruire la partita. Anche perché Ceppitelli e soci non potranno perdere troppo tempo a pensare, preoccupati di dover viaggiare un po’ più veloci della concorrenza. Come l’anno scorso, o quasi. Allora, però, entusiasmo e sfrontatezza ribaltarono le previsioni di partenza. E ritrovarle oggi, a dodici mesi di distanza, non sarebbe affatto male.