venerdì 11 giugno 2010

Casarano, un Toma nel motore

Il Casarano che verrà è nelle idee e nell’entusiasmo di Antonio Toma, tecnico che si porta addosso il marchio di offensivista estremo, ma che la letteratura popolare – in realtà - ha saputo pubblicizzare più di qualsiasi modulo. Il nuovo nocchiero torna nel suo Salento, interrompendo l’eperienza nel calcio dei grandi vissuta al fianco di Antonio Conte (Bari, Atalanta) e sistemandosi su una delle panchine più ambite della serie D. E in una delle poche società dove è possibile progettare. E godere della certezza di riscuotere gli stipendi puntualmente. Bianchetti, il trainer della promozione dall’Eccellenza e del terzo posto maturato a maggio, sconta il rapporto ormai logoro con la tifoseria e l’ingresso difettoso nell’ultimo campionato. E saluta. La Virtus gira pagina. Ma senza dirottare gli obiettivi. Anzi. Ritoccando, però, il maquillage. Nuovo trainer, allora. E anche nuovo operatore di mercato. Via Elia (collaborerà con la Fiorentina dell’amico Corvino), ecco Mimmo Nocente da Francavilla Fontana, ragazzo che ama apparire poco e lavora bene. Ovviamente, poco apprezzato in patria (malgrado i risultati ottenuti recentemente) e, proprio per questo, assai motivato. Anche perché l’esperienza di Casarano è, per lui, la prima vera occasione da cogliere, dopo anni di budget limitati e difficioltà oggettive (a Ferrandina, Manduria, Taurisano). La squadra, invece, non sarà smantellata. Solo migliorata, con cautela. Come ci auguravamo recentemente su queste colonne e come il nuovo diesse si affretta a sottolineare. Ci incuriosisce già, la prossima versione di una formazione condannata a vincere. E affidata, dicevamo, alla mentalità vincente del suo nuovo coach. Che, tuttavia, non possiede trascorsi specifici nella categoria. Toma, anche per questo motivo, andrà assistito, tutelato. E consigliato. Quest’anno non si può sbagliare. Gestendo la situazione con l’autorevolezza dei più forti. E, contemporaneamente, con umiltà.