lunedì 7 marzo 2011

Bari, il decoro è salvo

Pari con la Fiorentina, sull’erba di casa. Digrignando i denti, adoperando l’orgoglio: per una volta, il risultato è addomesticato in corsa. E, sette giorni dopo (ieri), sconfitta di misura ad Udine, maturata dagli undici metri, in fondo ad una gara onesta. Due partite che alleviano il morale e solo quello. Il Bari, in centottanta minuti, recupera un po’ di dignità perduta: è il minimo che la gente potesse chiedere. Il sospetto che la squadra si fosse psicologicamente scaricata del tutto, peraltro, era forte. L’esultanza esagerata al sigillo del pareggio contro i toscani e qualche pulsazione registrata anche in Friuli sono ingredienti che servono ad apparire meno grigi e, se non altro, allentano le tensioni che saturavano l’ambiente. Anche se l’agonia, in un certo senso, si protrae. Mutti, intanto, trae qualche indicazione positiva, come la circolazione di palla. Ultimi e staccati sì, ma con decoro: almeno questo. L’onore, certo, è salvo. Per il resto, invece, è troppo tardi.