mercoledì 23 marzo 2011

Papagni, congelamento da sconfitta

Ci risiamo: l’Andria s’inceppa ancora. E’ accaduto troppe volte, dall’avvio di stagione. Ogni lievitazione viene puntualmente annullata da un nuovo svilimento della manovra, da un’altra involuzione della fase di possesso. La squadra insegue poco la conclusione e, quando cerca di ferire, si sfarina. L’ultima trasferta, quella di Castellamare di Stabia, è decisamente negativa: anche e soprattutto sotto il profilo del risultato (uno a tre). Che inchioda il gruppo alle proprie responsabilità, riavvicinando gli spettri dei playout. Questa volta, però, la sconfitta sconfina nell’esautoramento di Papagni, tecnico ultimamente criticato, ma ancora abbastanza considerato dalla piazza. Il presidente Fusiello, cioè, non può più soprassedere, come avvenuto diverse volte, nel recente passato. La formula dell’allontanamento del tecnico biscegliese, tuttavia, è inusuale. E, magari, anche un po’ ambigua. Che dice e non dice. Il coach, ufficialmente, non è esonerato, ma semplicemente congelato. Al di là della raffinatezza linguistica, certo, la sostanza è quella di un qualsiasi cambio di panca: sulla quale, almeno per il momento, dovrà sedersi Gianfranco Degli Schiavi, preparatore dei portieri, uomo di fiducia dell’Andria da un po’ di anni e, in altri tempi, responsabile tecnico di differenti realtà della regione (Grottaglie, Francavilla). Eppure, sembra che il congelamento nasconda un certo imbarazzo del club.Sottintendendo, probabilmente, due situazioni: il riguardo con cui la società ha voluto trattare Papagni, nel momento più doloroso, quello della decisione estrema. E la sensazione che, in fondo, l’avvicendamento del tecnico non è la soluzione migliore.