domenica 26 agosto 2012

Bari, gap dimezzato nel silenzio

Cinque punti sotto il livello della B: è il prezzo da pagare alla giustizia del pallone. Che il Bari, facendo due calcoli, accetta volentieri: per quello che avrebbe potuto comportare il coinvolgimento di troppi suoi tesserati ai tempi dell'ultimo caso di calcioscommesse e, invece, non è stato. Perchè anche a questo serve il patteggiamento, strumento ibrido e oscuro che aggira verità e condanne. Cinque punti di penalizzazione: un peso, ma anche un sollievo. Una dote antipatica, ma pure sostenibile. Soprattutto se, alla prima uscita di campionato, il gap si dmezza abbondantemente. la truppa giovane di Torrente parte sull'erba di casa, nel deserto di un San Nicola che ha perso anche gli ultimi scampoli di vivacità e persino la sua tifoseria più organizzata. L'esordio è cullato dal disinteresse, dal caldo, dallo scoramento e dalla distanza che continua a dividere la società dalla città, dalle istituzioni e dalla gente. La penalità è un infamia. Il movimento mediatico creatosi ultimamente attorno al Bari è un macigno. La famiglia Matarrese, che non gode della stima popolare da tempo, è sempre lì, nella stanza dei bottoni. E anche un organico di rampanti affamati non affascina la platea. E poi i progetti di sopravvivenza, si sa, non abbagliano la base, cioè gli utenti. Ma la prima prova è sufficientemente confortante: non solo per il risultato ottenuto, ma per le modalità con cui si è materializzato. Due gol (a uno) e il Cittadella di Foscarini si fa da parte. Piacciono Caputo e Ceppitelli, che poi sono i due realizzatori. Promossi anche Romizi e Bellomo, che offrono spessore alla mediana. Non dispiace Albadoro, in attesa delle qualità di Iunco.  Solo dietro, magari, i riflessi sono ancora lenti (una disattenzione costa, oltre tutto, l'unica marcatura dei veneti). Anche per questo, allora, il tecnico suggerisce di sondare nuovamente il mercato. Intanto, però, l'handicap di partenza non è più un incubo. Lo sono, piuttosto, il San Nicola e il suo vuoto spettrale. Riconquistarle il calore della propria casa è la prima sfida da vincere.