sabato 11 maggio 2013

Andria, finale rovente

L'Andria non sprinta. Anzi, l'ultima fetta della regular season deprime un po' il morale, le ambizioni e il futuro. Di fronte alla necessità di afferrare la quint'ultima poltrona e, magari, di progettare il sorpasso alle concorrenti immediatamente più avanti in classifica, la squadra di Cosco si affloscia e si smonta, concedendosi ai playout con una domenica di anticipo sui tempi e consegnando, al contempo, il passaporto per un nuovo anno in terza serie al Gubbio, sin qui avversario diretto. Match point sprecato: mentre torna in mente il film di un intero campionato, subordinato a vecchie carenze strutturali. E risultato, comunque vada a finire, penalizzante per il calcio pugliese: perché, negli spareggi che verranno, Innocenti e compagni troveranno il Barletta. Una delle due, cioè, retrocederà. Anche e soprattutto perché la Commissione Disciplinare decide di affossarere l'Andria, direttamente: con una penalizzazione che la società, del resto, sconterà nel prossimo campionato e non in questo (otto punti: non uno scherzo, comunque): una soluzione che, peraltro, non piace a Sorrento e Carrarese, che confidavano (anche giustamente) in una propria salvezza. Non sul campo, ma burocratica. Inutile aggiungere che, invece, la sentenza suona benissimo al club di De Pasquale: oggettivamente graziato nel momento di maggior bisogno. E, adesso, addirittura psicologicamente ben disposto a misurarsi nello spareggio di fine stagione. Tutto da giocare, ovviamente.