martedì 7 maggio 2013

La sorte del Lecce, ora, dipende dal Trapani

Un gol sotto. E poi due. Mentre il Trapani, in insospettabile difficoltà contro la più debole (e ormai condannata ai playout) Reggiana, almeno pareggia. Il Lecce, ancora una volta, sembra perdere dal proprio orizzonte la serie B. Ma il calcio è anche emozioni. La gente di Toma si ribella al destino e al Carpi, accorciando. E il Trapani si ritrova sotto, anche se per poco. Quindi, il pareggio firmato dai salentini: due a due. Lo stesso risultato che, alla fine, matura in Sicilia. Sessantuno punti contro sessantuno punti: tutto da decidere, a novanta minuti dalla fine della regular season. Il viaggio continua. Il duello prosegue. Vista dalla parte dei salentini, questa è - intanto - un'occasione persa. Proprio quello che, peraltro, penseranno anche a Trapani. Dove, comunque continuano a custodire una certezza: all'ultimo minuto dell'ultima giornata, la parità di punteggio sarebbe infranta dalla differenza reti, che premierebbe la formazione di Boscaglia. Scaraventando Giacomazzi e soci direttamente ai playoff. Esatto, sì: vincere domenica potrebbe non bastare al Lecce: che, di fronte al Carpi, si lascia tradire dalla foga, nemica giurata della lucidità. E che, per un po', lascia agli avversari la mediana (il tecnico, più tardi, modificherà il modulo). Ma, così come sette giorni prima, è l'antico Chevanton a sbrigare un po' di problemi: i due gol dell'uruguaiano servono, se non altro, a sperare ancora. Cioè, per mantenere alta la concentrazione di un gruppo che, assicurano tutti, credeva e crede in se stesso e che, proprio per questo, aveva affrontato la sfida con le migliori intenzioni. Per poi rifugiarsi in una prestazione difettosa, sotto il profilo dell'approccio: un particolare pagato caro, carissimo. Che rischia di indirizzare una stagione: non ancora compromessa, ma ormai troppo lontana dai disegni di partenza. E, di certo, ormai troppo stretta e già abbastanza angusta per chi avrebbe voluto dipendere esclusivamente dalle proprie possibilità. Invece, ora, il destino è tra i piedi del Trapani: e questo, effettivamente, fa un po' male.