lunedì 14 aprile 2014

Più Brindisi che Turris, ma non basta

Ci sono situazioni che si evolvono. E squadre che rientrano nel pieno del gioco, nel vortice della battaglia. Apparse, ad un certo punto, ragionevolmente lontane dalla storia di un campionato che stringe e che, domenica dopo domenica, seleziona sempre più e, invece, ancora arruolabili nel discorso dei playoff. Cioè di quello strumento utile per assicurarsi, chissà, una promozione di scorta. Il Brindisi è una di quelle squadre ripescate dal gioco un po’ perverso del girone appulocampano di quinta serie. E lo è pure la Turris: che, anzi, la mancanza di continuità delle altre big del torneo ha saputo recuperare persino nella corsa alla prima piazza. Da non credere: ma vero. Turris e Brindisi si salutano a Torre del Greco: e non c’è soluzione all’eventuale sconfitta. Per entrambi. Concetto sùbito assai chiaro ai campani, in gol molto presto, dopo otto minuti. Forse più pronti, o più spendibili nell’immediato, i corallini creano movimento all’interno dell’area adriatica, mentre l’apparato difensivo della formazione di Chiricallo si blocca ed assiste alla scena del vantaggio della gente di casa. L’atteggiamento di partenza di Gambino e soci è, nello specifico, difettoso: ancora una volta, peraltro. Ma, di lì in poi, c’è più Brindisi che Turris: sin dalla metà della prima frazione di gioco, si intravede una certa frenesia. E pure una certa dose di coraggio: mancata troppe volte, invece, nelle trasferte precedenti a questa. Kamano rintuzza, Pollidori spinge e Ancora sfugge: solo che il sigillo del pari non arriva. Il rovescio, l’ennesimo rovescio lontano dall’erba del Fanuzzi, finisce così per complicare il progetto: anche i playoff si allontanano sensibilmente, malgrado non sia ancora ufficialmente finita. Appena chiamato a spendersi un po’ più e un po’ meglio, però, l’organico si è puntualmente inchiodato: e questa è una verità inconfutabile. Al di là dei condottieri (con Ciullo e con il nuovo coach) e dei moduli utilizzati sin qui. Segno inequivocabile di un gruppo mai maturato sino in fondo, diciamo pure incompiuto. Lo pensa patron Flora, lo sottoscrive Chiricallo, lo sospettiamo tutti, da tempo. Adesso, a traguardo virtualmente compromesso, possiamo ufficializzarlo: senza timore di smentita. Il campionato, in occasioni come queste, non mente.