venerdì 3 luglio 2009

Foggia, c'è Ciuccariello?

Capobianco si defila. O, almeno, così fa capire. Disarcionandosi dalla conduzione del Foggia, cioè dimettendosi dalla presidenza. Anche se qualcuno ipotizza che la soluzione sia esclusivamente una provocazione. O meglio, un’operazione tecnica che allarmi le istituzioni e l’imprenditoria cittadina, chiamate ad avvicinarsi alla società. Lo stato di crisi, tuttavia, è ufficialmente aperto da tre giorni. E consolidato dal contemporaneo disimpegno del diesse Fusco. Qualunque sia, dunque, il problema esiste. Proprio mentre si riavvicina al club il nome di Ciuccariello, lucerino emigrato in Piemonte che, pochi mesi addietro, avrebbe voluto impossessarsi delle quote azionarie del Torino. Inventandosi una formula un po’ ingenua e anche buffa. Presentandosi male: diciamo pure così. Se davvero Ciuccariello volesse, prima o poi, impegnarsi con il Foggia, auguriamoci allora che abbia sgrezzato lessico e maniere. Certo, questa non è serie A, ma solo un’onestissima terza serie. Però, anche questo è pallone. E, in fondo, il pallone è uguale ovunque. L’improvvisazione non paga. Ma si paga. A prezzi d’inflazione.