domenica 20 dicembre 2009

Gallipoli, adesso bisogna capire

Prima Mancini, poi Scaglia. Il Gallipoli ribalta un match nato difficile, scaccia le ombre della Reggina e completa la manovra di ancoraggio alla fascia mediana della classifica. Quella manovra interrotta per un po’ e che, per questo – inutile nasconderlo -, aveva generato dubbi, paralleli (e chissà quanto consequenziali) alla bassa pressione calata sulle questioni societarie. Vittoria di pregio, ma pure legittima: per quantità di calcio e per la capacità di allargarsi e stringere l’avversario, di cambiare il gioco, di imprimere ritmi convincenti. Che, idealmente, suggella l’anno più importante della storia del pallone in quest’angolo di Salento. E che aiuta la formazione di Giannini ad affacciarsi su un girone di riorno per alcuni versi misterioso. Perché misteriosa è la composizione dell’organico che uscirà dall’imminente riapertura del mercato (girano molte voci, troppe: e qualche protagonista potrebbe abbandonare). E perché tuttora misterioso è la politica gestionale del club: del resto, è stata appena saldata una sola mensilità, proprio alla vigilia della gara di ieri. Meglio di niente, certo. E qualcosa in meno di abbastanza, è chiaro. Quanto basta, comunque, per non spegnere (nella tifoseria e, soprattutto, nella squadra) il desiderio di capire cosa si annida dietro il futuro.