giovedì 10 dicembre 2009

Noicattaro, ecco i problemi di sempre

Tre a zero secco e vero. Improcastinabile: per la sete del Gela e per la differente caratura tecnica che costringe il Noicattaro ad arrendersi senza troppo discutere. La squadra di Carella, mai nel cuore della partita e decisamente remissiva, si riappropria dei vecchi problemi di tenuta e di classifica, che traduce con trasparenza l’ultimo mese di calcio improduttivo. Rendendo vani i progressi dell’altro ieri, che avevano lasciato sperare, ma che non avrebbero mai potuto tranquillizzare. Perché il problema è alla fonte: l’organico, al di là di qualche bagliore, è molto tenero per garantire una salvezza che non passi dalla porta dei playout. E inventarsi qualcosa è sempre ingrato. Soprattutto se la riapertura delle liste non porterà buone notizie. Ecco, il punto è questo: il secondo segmento di mercato si avvicina e tra poco capiremo se il presidente Tatò confermerà la scarsa voglia di continuare ad investire per l’espressione calcistica di una città che non risponde. E se, piuttosto, preferirà destinare le proprie risorse in favore della resurrezione del pallone a Bisceglie, dove è appena approdato. Ma, se proprio ci chiedete un pronostico, scommetteremmo molto poco sul robusto rafforzamento del Noicattaro. Il ciclo si sta esaurendo: e, questa volta, è proprio vero. Chi ancora ha voglia di entrare nella questione, se ne faccia una ragione. Più o meno come Carella, per esempio: ma lui, una ragione, se l’è fatta da tempo.