domenica 18 novembre 2012

Il Bari sa reagire

L'inferno del quartiere malfamato dei play out sembrava vicino. Due o tre risultati di fila non proprio positivi, del resto, incidono sempre: particolarmente in B. Riuscendo a limitare persino i benefici di un avvio di campionato assolutamente soddisfacente: sotto il profilo del gioco e persino nei numeri, se non pesasse quella penalizzazione maledetta di punti sette. Sì, a Bari l'euforia si era un attimo liquefatta, quasi all'improvviso: dodici punti reali, quindi preoccupazioni assicurate. Invece, a Lanciano, di fronte ad una formazione in oggettiva difficoltà ed evidentemente non troppo corazzata alle insidie di un torneo come questo, la gente di Torrente ritrova un pizzico di quella brillantezza perduta, i gol di un attaccante importante (Caputo, peraltro, ne fa due) e, di conseguenza, il successo. Rotondo, pure. Tre a zero: e, ora, si respira meglio. Il tecnico e i suoi, così, rispondono tangibilmente alle critiche piovute ultimamente e ritenute sostanzialmente ingiuste. Critiche effettivamente sproporzionate agli ultimi accadimenti, per dire la verità. Ma che, magari, avranno aiutato il gruppo a perseguire il calcio praticato nei primi due mesi della stagione e a ritrovare quella concentrazione e quella lucidità riconosciute sino ad ottobre. Ovvio: lo spettro della C fa paura all'ambiente e il livello di tensione va salvaguardato il più possibile. Ma, inevitabilmente, una squadra nel pieno processo di crescita non può sottrarsi ai cali di rendimento, assolutamente fisiologici. Che, proprio perchè fisiologici, vanno messi sul conto. Più volte. Quest'anno, più di altri, è lecito attendersi difficoltà assortite. Peraltro, sin qui, soltanto abbozzate da una competizione che si sta lentamente svelando. Francamente, ci attendiamo momenti più difficili di quello appena vissuto: che, prima o poi, si abbatteranno. Chi tifa e chi, più semplicemente, osserva e commenta, dovrà farsene una ragione. Meglio prepararsi ad ogni situazione: senza lasciarsi fuorviare da quello che, oggi, appare. Pur riconoscendo a questo Bari una qualità: quella di saper reagire. Che, per un collettivo giovane, è già abbastanza.