giovedì 1 novembre 2012

Foggia, managerialità e simpatia

Il Foggia, dicevamo, deve convivere con quello che ha: un organico discreto, non certo di valore assoluto. Numericamente, niente affatto esuberante. Ma con qualche individalità di pregio. Perchè no, di un tecnico (Padalino) animato dalla sua stessa foggianità. Comunque, rampante: cioè, motivato. E, infine, di una società che non custodisce un portafogli infinito, ma pure ricca di iniziative. In due parole, il Foggia deve accontentarsi di quello che è: una squadra sulla strada della maturazione e del completamento. Sotto tutti i punti di vista (la seconda sessione di mercato, ormai, sta arrivando). Alla ricerca degli strumenti necessari per programmare, quello sì, l'assalto al professionismo: la prossima stagione. Nulla, tuttavia, vieta ad Agnelli e soci di impossessarsi di qualche soddisfazione, mentre si procede. Il successo rimediato domenica su una big come il Matera, ad esempio, è una di quelle. E vuol dire poco che i lucani, da un mese a questa parte, stiano zoppicando: almeno, giudicando i risultati (tre sconfitte su quattro match). La gara intensa e sufficientemente ispirata viene premiata: e serve a vivere meglio il presente, a migliorare certi automatismi, a garantirsi l'autostima. Non è detto, però, che il Foggia non caschi ancora. Anzi. Il pericolo esiste. Quasi certamente accadrà. Ma l'eventualità fa parte delle condizioni di questo campionato. In cui anche il club sta imparando a districarsi. Anche con qualche idea che sottintende un cero istinto manageriale: è il caso della vendita on line dei pixel di una foto del suo capitano, Agnelli. L'operazione potrebbe far sorridere: invece è un tocco di modernità che potrebbe fruttare il cash per agire a dicembre. Non conosciamo, sin d'ora, il riscontro: ma il presidente Pelusi sembra sintonizzato sui canali giusti. Del resto, la sua maniera di muoversi, improntata sul marketing e il merchandising, ma anche diretta al cuore della gente (il numero uno, qualche tempo fa, si prestò personalmente ai tornelli di un varco dello Zaccheria, non lo dimentichiamo. E, in un'altra occasione, solidarizzò con la tifoseria, fuori dallo stadio), genera simpatia. Ecco, managerialità e simpatia: due cose che, negli ultimi tempi, sono mancate alle cordate che hanno preceduto l'attuale proprietà. Non è un cattivo modo di presentarsi. Proprio no. Anche perchè aiuta ad organizzarsi e a pianificare meglio.