giovedì 7 febbraio 2013

Il nuovo obiettivo del Bisceglie

Due settimane: è il segmento temporale sufficiente per capire che non è più il momento di insidiare la prima piazza, di rincorrere l'avversario che sfugge, di pensare alla promozione diretta. Troppo robusto, l'Ischia. Ma, innanzi tutto, continuo. E forte della capacità, praticamente inesauribile, di costruire insidie in serie, contro qualsiasi avversario, domenica dopo domenica. E, poi, ormai troppo confuso è il Bisceglie: che prima perde a Taranto (nei minuti che precedono immediatamente l'archiviazione del match, è vero) e dopo si fa imporre il pari, al Ventura, da quel Nardò grintoso e fiero che non smette di ringhiare. La distanza tra il vertice e la treza poltrona, così, si allarga eccessivamente: disfacendo anche la migliore delle intenzioni, l'ottimismo più spinto. E adesso conta poco, persino, sapere che il match tra la Puteolana e l'Ischia, già vinto in prima battuta dagli isolani, sarà ripetuto. Anche perché, evidentemente, la formazione gestita da Ragno ha preso atto di una verità: mantenere soltanto il passo è già un assillo. Figuriamoci recuperare strada. Malgrado i nomi interessanti che innervano un organico importante e lo spessore della prima linea. Lo stesso allenatore ha ufficializzato il nuovo obiettivo: cercare la posizione migliore nella griglia dei playoff. Una dichiarazione di resa. Oppure, più semplicemente, un'ammissione di consapevolezza dei propri mezzi e del proprio campionato, ostacolato da quella brutta abitudine di specchiarsi, molto spesso, nelle proprie grazie e di dimenticare le ragioni della concretezza.