venerdì 1 febbraio 2013

Bari, un campionato tutto nuovo

L'ultima fatica è anche una sconfitta che apre un capitolo sconosciuto, sino ad ora. Il Bari si arrende, oltre tutto in casa, all'Ascoli e si lascia scivolare addosso una classifica divenuta, nel frattempo, preoccupante. Non tanto, lo ricordiamo ancora, per zoppie congenite, ma per la crudeltà della penalizzazione. Che, tuttavia, aritmeticamente vale e, anzi, impera. La trasferta di domani, a Terni, si fa improvvisamente delicata. Forse anche perchè, là dietro, si sono rinforzate tutte: dal Vicenza alla Reggina, dal Cesena alla Pro Vercelli, dal Lanciano al Grosseto. Proprio mentre il club dei Matarrese, angustiato dagli assilli della liquidità, si è limitato negli acquisti (c'è, però, Andrea Rossi, un difensore). Perdendo, peraltro, le prestazioni di Borghese. Anche tecnicamente parlando, tuttavia, la squadra di Torrente appare in recessione: adesso è meno tonica, probabilmente si è un po' distratta, magari è venuta a mancare anche quella facilità di espressione che aveva colorato la prima parte della stagione. E che si è trascinata con sè una bella fetta di allegria. Lo sforzo serio di quattro mesi, poi, non è riuscito a mantenere l'impermeabilità all'ansia e all'apprensione: e, psicologicamente, questo si paga. L'attuale quart'ultimo posto non ripaga il gruppo e, probabilmente, lo addolora. E lo demoralizza. Ci può stare. Eppure, è proprio questo il momento di mostrare la maturità del gruppo. E di permutare l'antica spensieratezza dell'incoscienza e la leggerezza dell'euforia con la fatica muta e il calcolo. Che, generalmente, soccorrono all'ombra dell'urgenza. Giusto: molto spesso, per chiunque, il girone di ritorno segna un passaggio epocale, all'interno dello stesso torneo. Ma, davanti al Bari, si è spalancato un altro campionato: per davvero.