martedì 5 febbraio 2013

Monopoli, in trasferta è più dura

Il Monopoli più censurabile degli ultimi tempi si aggrappa a Majella e recupera un punto al fotofinish, senza meritarlo per davvero. Ma la trasferta di Grottaglie è sostanzialmente infelice. Anche perchè certifica quel vizio della squadra di De Luca, ormai antico, di accontentarsi del proprio status: che si nutre della tranquillità della quinta piazza. Praticamente prenotata: da mesi. Lontano dal Veneziani, a dispetto di tanti risultati anche gratificanti, Lanzillotta e compagni si dimostrano, cioè, spesso fragili. Finendo per rimandare sistematicamente l'assalto a poltrone più ambite. E per invalidare i benefici ottenuti sull'erba di casa. La prestazione di domenica, oltre tutto, segue la brillante e convincente affermazione ricavata sul Matera, un avversario diretto in proiezione playoff, esattamente sette giorni prima. Il Monopoli, invece, al D'Amuri soffre in mezzo al campo, dove la quantità dell'avversario si fa preferire. La scelta delle tre punte più Pereyra sulla linea dei mediani non paga: Lanzillotta e Marini, meno presenti del solito, non bastano. E, nella prima parte di gara, è evidente il solco che separa il reparto dalla difesa. Proprio lì, allora, il Grottaglie ammassa i palloni che gli servono per condurre il gioco, per fare il match. E' scollegato, il Monopoli: al di là di assenze significative quali possono essere considerate quelle di Strambelli ed Amato. Ma anche meno mobile e meno rapido degli jonici. E tatticamente pure abbastanza compresso (la manovra non si allarga mai sulle corsie esterne). Decidono i colpi del singolo: nello specifico, Majella. Che sembra essere definitivamente entrato nel ruolo assegnatogli e negli schemi (adesso, peraltro, sembra difficile impedirgli di aspirare legittimamente alla maglia di titolare). Quegli stessi schemi che, tornando al discorso di partenza, la squadra non riesce sempre a duplicare in trasferta. Dove i pareggi arrivano copiosi e, di contro, i successi sono rari: malgrado la differenza di caratura tra la gente di De Luca e buona parte delle concorrenti. Che la classifica, del resto, conferma prontamente. Il coach, ovviamente, non gradisce l'ipotesi del rilassamento, che qua e là affiora, ad intervalli regolari. Però, almeno a Grottaglie, un dubbio sorge spontaneo: l'approccio al match, vagamente superficiale, potrebbe aver trattenuto il Monopoli nella rincorsa al quarto posto, che sembrava (e ancora sembra, per la verità) alla portata. Impedendo, un'altra volta, il salto di qualità.