mercoledì 27 marzo 2013

Il Nardò adesso trema

Pareggiare, in casa e di fronte al Trani - questo Trani: povero, offeso, già virtualmente retrocesso e anche formalmente abbandonato da chi sarebbe dovuto diventare il nuovo patron del club, Pecorelli, demotivato ancora prima di cominciare - non è oggettivamente un gran risultato. Tutt'altro, anzi. Soprattutto se i punti, ad un certo punto, cominciano a pesare di più. Il Nardò, lo attesta ufficialmente pure l'ultima prestazione, attraversa uno stato di crisi ormai grave: non solo di risultati, ma pure di espressione. Ed appare chiaramente in flessione: tecnica e psicologica. Da un po': più o meno da quando, cioè, l'ex coach Luca Renna (con tempistica e senso dell'intuito, va riconosciuto) ha deciso di lasciare la panchina malgrado la posizione di metà classifica praticamente consolidata. Ma, forse, perchè ormai convinto della corrosione di alcuni equilibri all'interno dell'ambiente e, di conseguenza, di quel progetto portato avanti sin lì onorevolmente. Già: da un mese è cambiato parecchio: e il Toro ha collezionato diverse delusioni e pochissimi punti, avvicinandosi velocemente alla soglia del pericolo. Perdendo, ovviamente, il sostegno del buon umore e la fiducia popolare. Il nuovo trainer Sgobba, dunque, sembra intrappolato in una ragnatela di problemi molto più taglienti di quello che avrebbe potuto prevedere: e non è difficile pensare che possa essersi già pentito della scelta di tornare nel Salento. Anche perchè la recessione, a marzo inoltrato, è faticosamente gestibile: lo sappiamo bene (a proposito: la situazione societaria influisce, ma probabilmente non spiega tutto). E così, alla fine, il momento storico finisce per addossare nuove responsabilità sulle pedine più esperti dell'organico (pensianmo a Taurino, Vetrugno, Antico, Di Piedi), chiamati a trascinare sino in fondo una squadra confusa. E che domani (la giornata viene anticipata a metà settimana) viaggia per Santa Maria Capua Vetere: custodendo segretamente la speranza di incontrare un Gladiator mentalmente scalfito dalla recentissima perdita dell'imbattibilità.