lunedì 11 novembre 2013

Monopoli, un gol al fotofinish per cambiare umore


Le ambizioni non abortiscono alle prime difficoltà. E neppure al secondo ostacolo. Ma l’inconveniente di un infortunio doloroso, di fronte ad una concorrente diretta, proprio nella partita che dovrebbe consolidare l’immagine del Monopoli, rischia di nuocere gravemente alla salute. Indebolendo, nell’immaginario collettivo, il ruolo che la formazione di De Luca, ormai, rivendica con convinzione. I minuti di recupero, però, azzerano il pericolo: il destro di Lanzillotta non è potentissimo, ma angolato. E il pareggio raggiunto oltre il novantesimo, come per magia, scrive improvvisamente un altro tipo di letteratura. Raccontando di una squadra finalmente assetata, affamata e supportata dagli attributi più virili. Mancati, per inciso, in altre occasioni recenti. In un minuto, il quarantasettesimo della seconda parte del match, cambiano diverse cose: la classifica del Monopoli e del Matera (in vantaggio per settanta minuti, inutilmente), le analisi del dopo gara, l’umore dell’ambiente intero e le prospettive future. E certe debolezze fanno spazio ad appetiti nuovi. Il clou della domenica, peraltro, sembra promettere: Strambelli e soci entrano sùbito nel cuore della gara, elevando il quoziente di preoccupazione della mediana lucana, che fatica ad arginare le pressioni. Supremazia territoriale significa intensità: e tutto procede bene. Ma, appena l’intensità cala, spunta la qualità dei singoli del Matera, appena affidato ad una nuova guida tecnica (Antonio Toma). Matera che, in cinque minuti, colpisce due volte, ipotecando il risultato. E che, tuttavia, non possiede il dono della continuità, né una condizione atletica soddisfacente. Le quotazioni del Monopoli si rialzano dopo l’intervallo, appena si rialimenta la densità di manovra. L’ingresso di Laboragine, poi, arricchisce lo scacchiere di De Luca: anche se il numero delle occasioni da gol non si irrobustisce affatto. Ed è proprio qui, allora, che l’orgoglio s’inserisce nelle maglie della gara. Il Monopoli, in dieci contro undici, raccoglie le ultime gocce di coraggio e raggiunge l’obiettivo minimo. Ed è proprio qui che un giorno ingrigito dalle circostanze si riscopre fecondo di significati. E di consigli: per gli acquisti nel mercato di riparazione, innanzi tutto. L’acquisizione di un difensore, da oggi, è un’esigenza inderogabile. Adesso va detto in modo chiaro, inequivocabile. E non importa se diventerà contestualmente necessario tagliare qualcosa, nell’organico attuale. Adesso è il momento: anche perché sembrano davvero tutti (o quasi tutti) convinti dell’urgenza dell’operazione.