venerdì 29 agosto 2008

Il buon umore del Gallipoli

Dicono già bene, del Gallipoli di Giannini. Cioè di un emsemble compatto, ma che si riserva lo spazio per discrete argomentazioni tecniche. Superato il precampionato senza affanni, anche la parentesi di Coppa ha sorriso. Il campionato, ovvio, è un'altra cosa e chiede qualcosa di meglio: ma, intanto, se osserviamo con attenzione alcuni dettagli, scopriamo che c'è del buono, attorno al clan jonico. Gente come Di Gennaro, ad esempio, è rimasta a disposizione del tecnico romano, malgrado i cattivi presagi. L'intelaiatura della stagione passata è stata robustamente rivisitata, ma la cifra qualitativa non è stata affatto azzerata. Gli acquisti operati in estate possiedono l'esperienza opportuna per un campionato di discreto spessore. Soprattutto, il líder máximo del club jonico, il presidente Barba, è ancora dietro la scrivania principale (del resto, non avevamo mai nutrito dubbi seri) e, pertanto, la garanzia di un futuro degno è ancora assolutamente intatta. Questa volta, poi, la pressione mediatica attorno alla squadra sembra meno feroce e, dunque, non dovrebbe ingombrare più del lecito: e il particolare, credeteci, non è affatto trascurabile. Di più: il Gallipoli, nonostante le prime apparenze, giocherà il suo torneo sul sintetico di casa e non a Lecce o chissà dove. Allora, c'è materiale sufficiente per alimentare il buon umore. Che, immaginiamo, servirà. Così come una struttura organizzativa più capillare: lo esige la C1. Impostata per vincere oppure per sopravvivere: fa lo stesso.