giovedì 21 agosto 2008

Monopoli, bisogna attendere

Il nuovo (e giovane) Monopoli, quello che esordisce in Coppa Italia, non è propriamente rassicurante. Esita spesso e, dietro, si lascia trafiggere troppo. La ripartenza, poi, è talvolta macchinosa. La squadra, soprattutto nel primo tempo, sembra imballata e fragile. E soffre il pressing altrui. Contro un Melfi che si cerca di più e che appare più pronto (e che, però, è sciagurato in fase di finalizzazione, anche dagli undici metri) il colletivo di Geretto zoppica un po'. Anche perchè, a parte Pugliese e Amodio, lo scacchiere non dispone di altri effettivi dotati di personalità spiccata e robusta ispirazione. Balistrieri, inoltre, è un artigliere che manovra, ma non conclude. Non è giusto, tuttavia, incomodare giudizi netti e frettolosi: anche se le prime indicazioni forniscono certe sensazioni. Persino scontate, davanti alla gioventù diffusa (due '89, un '88, due '87, un '86, due '85) che, peraltro, non può non sollevare simpatie. E, allora, meglio attendere un Monopoli più duttile, più completo, meglio armato. Come le difficoltà del quarto campionato d'Italia impone. Meglio attendere un Monopoli diverso: per non soffrire.