lunedì 18 agosto 2008

Tranquilli, la tensione è già alta

Tranquilli, le disfide all'ombra del campanile sono ancora attuali. Vere e premediatte. Il pallone di Puglia se ne nutre ancora: segno evidente che l'attenzione è sempre alta e la tensione pure. Quanto basta per arroccarsi nella fede e guerreggiare anche nel mezzo dell'estate, quando la palla ha appena ripreso a rotolare. Tranquilli, l'aria è già satura di attriti. E, quindi, il calcio non rischia di annegare nella routine della serenità: è questa la garanzia migliore di sopravvivenza. Succede che, a casa propria, nel Salento, il tecnico del Bari, Antonio Conte, venga aggredito pesantemente dopo una gara amatoriale di calcio a cinque. Dietro, c'è la ruggine di qualche avvenimento passato e non dimenticato. C'è la religione, con tutte le sue guerre intestine. C'è il calcio stesso, con i suoi codici di comportamento. E c'è anche un particolare retaggio culturale. Niente di nuovo: è (anche) questo il pallone che ricordavamo. Dobbiamo sentirci sollevati?