lunedì 23 aprile 2012

Grottaglie, la sosta è di troppo

La sosta obbligata del calendario sembra aver disturbato l'incedere sicuro della versione primaverile del Grottaglie. Nella gara che serve a sperare in un allungo sostanzioso (la Viribus viaggia - e perde - a Sarno, in casa della capolista), contro il Campania la gente di Pizzonia si inaridisce, arenandosi nelle problematiche antiche (insufficiente incisività, discontinuità di rendimento, scarsa brillantezza nelle occasioni che contano) e accontentandosi di uno zero a zero un po' sbiadito. L'Ars et Labor, in campo con sette under dal primo minuto anche per necessità, spreca il match ball in mezzo al campo, dove il passo compassato di Salvestroni e Luzzi non sprona e dove l'avversario è, di contro, più corposo. E, ovviamente, senza spunti golosi, quasi sempre finisce come non si vorrebbe che finisca. La pigrizia del confronto, anzi, riesce persino a infastidire quanti hanno recentemente cominciato a confidare nella salvezza immediata. Che, peraltro, la classifica garantisce ancora, oggi come oggi: a tre turni dal termine della regular season. Un periodo, detto per inciso, sufficientemente lungo per temere intoppi, resurrezioni altrui e cali di tensione propri. Che una partita come quella di ieri può teoricamente annunciare. Il Grottaglie vecchia maniera che riemerge, cioè, è un indizio antipatico.