domenica 8 aprile 2012

Il derby scontenta tutti

Due pedine di vantaggio non si concedeno volentieri a nessuno. Dopo poco più di mezz'ora di calcio, oltre tutto. E poi il Grottaglie di questi tempi è un collettivo ordinato e irrobustito dai risultati, dunque rinvigorito dalla speranza. E' evidente, allora, che il derby del Martina zoppica troppo presto, malgrado un approccio al match discretamente vivo. La direzione di gara (quella del tiburtino Marinelli) scandalizza, peraltro, la squadra e la tifoseria di casa: anche se le prime due espulsioni (Basile e Vitale, per doppia ammonizione) rispondono all'esigenza di rispettare il regolamento. Semmai, stonano altre scelte arbitrali: come la diversa interpretazione di alcuni falli e dei casi da ammonizione. Che penalizzano sempre il Martina e non sempre l'Ars et Labor. Esempio: c'è un intervento scorretto ai danni di De Tommaso ai limiti dell'area, ci starebbe anche la sanzione personale per Salvestroni, ma il gioco procede e la successiva scorrettezza (più plateale che arcigna) di Scoppetta innesca il terzo cartellino rosso inflitto alla formazione di Bitetto (si continuerà otto contro dieci). Ancora: il mani di Picci è puntualmente punito, quello di un avversario no. Però, di contro, l'allontanamento del grottagliese De Angelis non esiste. E il fallo su di lui, giusto sulla linea dell'area, andrebbe fischiato. Inevitabilmente, dunque, la partita si lascia condizionare dagli episodi: evidentemente istigati, sul campo, dalle parole in eccesso (non troviamo spiegazione diversa, la partita sembra sostanzialmente priva di cattiverie). E l'atmosfera, in Valle d'Itria, finisce per appesantirsi assai. Ovviamente, il Martina (che viaggia sotto di un gol) si innervosisce e rischia di sfaldarsi. Trovando, però il cuore e l'energia per assaltare l'avversario e raggiungendo, in pesante inferiorità numerica, il pareggio: che, almeno, lo mantiene a rimorchio della Sarnese, vittorioso a Gaeta. La divisione della posta, cioè, diventa l'epilogo meno quotato. Che, tuttavia, non nasconde due concetti. Il primo dei due: decisioni arbitrali a parte, la gente di Bitetto conferma la propria decrescita e la lievitazione di tensione. In attesa della pioggia di squalifiche che complicheranno il cammino, azzerando il centrocampo già nella prossima trasferta di Casarano (dalla panchina, è stato espulso anche Mattioli, mediano di riserva). In un momento in cui il coach già non può contare su diversi acciaccati. E in attesa, chissà, della squalifica del campo (a fine primo tempo, qualcosa è accaduto, giura qualcuno). Il secondo concetto: la gestione della seconda frazione di gioco del Grottaglie, esageratamente coperto e rinunciatario, è suicida. Tanto da considerare l'illustrissimo punto una mezza sconfitta.