mercoledì 4 aprile 2012

Partite truccate, il tempo passa e stringe la Puglia

Si approfondisce l'inchiesta. Si moltiplicano le audizioni. Fioriscono le confessioni. Si allarga il cerchio dei club preoccupati. Si appesantisce l'esposizione del Bari. E peggiora anche la situazione giuridica del Lecce. L'orrore del calcioscommesse risparmia pochi. E aggredisce il calcio di Puglia, prima di tutti. L'arresto e le ammissioni di colpevolezza di Andrea Masiello, un passato sull'Adriatico e un presente a Bergamo (sua l'autorete nel derby della passata stagione, che salvò i salentini dalla B) sono un macigno che devasta. E che apre scenari funesti. Anche se, per l'occasione, la corsa al pronostico giusto non c'entra: ma c'entra, semmai, la corresponsione di un utile in cambio di un favore sul campo. Di sicuro, però, avvertiamo la netta sensazione che finirà male: perchè il circo mediatico è in pieno movimento e perchè non si avverte, in giro, il desiderio di glissare sulla questione. Giustamente, peraltro. Ma anche perchè non è più un problema di supposizioni, ma di fatti suffragati dalle parole dei protagonisti. Ben sapendo, peraltro, che non sempre giustizia ordinaria e giustizia sportiva intrecciano le proprie strade. E che, spesso, tutto non è come sembra. O come si è voluto che sembrasse. Eviteremo, tuttavia, facile retorica (sulla nobiltà dello sport e sulla precarietà ai tempi della commercializzazione del pallone e della recessione) e previsioni (penalizzazioni o meno, retrocessioni oppure no). Aspettando i verdetti che verranno, prima o poi. Limitandoci a navigare nelle acque conosciute. E a distinguere tra responsabilità oggettiva (oggi come oggi, sembra il caso del Bari) e responsabilità diretta (è l'accusa che, molto probabilmente, cercherà di inchiodare il Lecce). Sarà, però, una primavera caldissima. E seguirà un'estate infuocata. Le sentenze, qualunque esse siano, non arriveranno prima di allora. Ma, necesseriamente, non potranno tardare troppo. Lo chiede la logica, ma soprattutto lo esige la prossima stagione agonistica, che comincerà a premere. E sembra invocarlo l'intero ambiente calcistico, che si sta sollevando. Così come lo pretende un Paese intero che tenta di nascondere le magagne della quotidianità con una ritrovata intolleranza al reato. Ecco, allora, che anche i tempi (ristretti) giocheranno contro chi, come il Bari e il Lecce, dovranno difendersi. O ripararsi dalla tempesta.