venerdì 11 maggio 2012

Taranto, tra playoff e incertezze

Il Taranto è secondo, ora è certo. Secondo in classifica, primo sul campo (la penalizzazione, ricordate?). Anche se le ultime uscite della Ternana, leader del torneo e appena sbarcata in B, hanno finisto per essere drogate dall'euforia, che hanno oggettivamente limitato il rendimento della squadra di Toscano, lentissima dopo la promozione matematica. Sui due Mari, intanto, è tempo di playoff: però, dodici mesi dopo (anche nella scorsa stagione la gente di Dionigi partecipò agli spareggi, uscendo al primo turno), si parte da una posizione privilegiata. Che lascia pensare al Taranto come la formazione da battere. Sicuramente la più solida, probabilmente la più dotata anche sotto il profilo tecnico, unitamente al Sorrento. La prima fatica si consuma a Vercelli, in casa della Pro. Ma l'ambiente, come accade spesso, fibrilla. Se la squadra è salda e arroccata attorno alla figura del suo condottiero, da cui sembra dipendere caratterialmente, le ultime dichiarazioni del presidente D'Addario («A fine stagione il sottoscritto toglie il disturbo, chi vuole la società si presenti con il denaro»: pare tre milioni più qualcos'altro per coprire il disavanzo) sembrano aver indebolito ulteriormente il rapporto già incrinato con la tifoseria. Probabilmente, non era questo il momento migliore per esternare, per dettare il proprio disappunto, per rispondere piccatamente alla contestazione. Ma il patron, che non ama indugiare, ha scelto il tempo di parlare con cura: puntando a velocizzare l'ipotetica trattativa (difficile, a quelle condizioni economiche). Segno che i margini per salvare il calcio sullo Jonio sono angusti. E che è alta l'urgenza di liberarsi di quello che è diventato per D'Addario un problema. Serie C o serie B che potrebbe essere. Anche se soltanto la promozione potrebbe davvero incoraggiare un compratore ad esporsi: tanto da far diventare la faccenda playoff - e i suoi sviluppi - assolutamente fondamentale.