lunedì 22 febbraio 2010

Il Monopoli è redditizio senza brillare

Più redditizio che inattaccabile. Il Monopoli che si scrolla la resistenza quieta del Melfi vince senza arrampicarsi sulla partita, cioè ottenendo il massimo senza attribuirsi troppo campo. Vero: il match è di quelli lenti, privi di ritmo. Perché sono i lucani a dettarlo, cucendolo addosso al suo metronomo Mitra. E il calcio fatica a decollare. Se l’avversario è appena più fluido e fa viaggiare meglio la palla, la formazione di Chiricallo appare un po’ legata, ma raggiunge ugualmente il vantaggio (l’intuizione di Loseto è tradotta da Lisi con la coscia). Poi, il Monopoli si arma del merito di conservare il risultato, gestendolo però con un pizzico di superficialità nella fase finale della gara. Dove il Melfi, probabilmente, si accorge di aver peccato: non accelerando mai, non cambiando il passo. Sull’Adriatico, dunque, restano i tre punti. Essenziali. Ma non, per questo, sufficienti per entusiasmarsi. Il campionato continua, distrarsi non è possibile. E la salvezza, ancora più vicina, non è tuttavia garantita. Per centrarla, serve altro sacrificio. E un altro po’ di brillantezza, magari.