lunedì 12 dicembre 2011

Fortis, ordine e pulizia non bastano. E il Martina va

A vedersi, è persino discreto. Pulito quando manovra, se si decide a forzare. Propositivo, mai ostruzionista. Organizzato, pur senza abbagliare. Ma leggero, appena occorre dotarsi di sostanza, di argomenti tangibili. Il Trani di Dellisanti è squadra che non potrà mai arrampicarsi sul campionato: la sua dimensione è il centro della classifica, lontano dai giochi di potere, possibilmente distante dalle amarezze dei quartieri meno nobili. Artiaco, uno degli artiglieri più celebrati del girone, fa quel che può e quel che deve. Ma niente di più. E Campo si limita a distribuire con raziocinio. La fantasia, però, è un'altra cosa. E la qualità non è un accessorio troppo diffuso, nel gruppo. Eppure, sul campo del Martina, la Fortis non sfigura. Subisce il gol senza riuscire a rimediare, ma si avvicina al pareggio almeno un paio di volte. Dannandosi per quell'antipatica incapacità di graffiare. E, però, rimanendo in partita sino all'ultimo. Dietro, certo, la gente di Bitetto soffre più di quanto dovrebbe: almeno, nell'ultima mezz'ora. I meriti del Trani, tuttavia, sono innegabili. E, soprattutto, eterei. Il derby, così, rilancia solo le quotazioni di Gambuzza e compagni, rinvigoriti dalle recenti operazioni di mercato. Amodeo, per esempio, è una punta che sa dialogare, di buona tecnica. Che, nell'occasione, non trova la porta: ma che, in fondo, sembra potersi garantire anche in Valle d'Itria un certo feeling con il gol. E anche Ottonello, mediano che tende a gestire palloni e ad attaccare, fa la sua figura, guadagnandosi i primi attestati di stima. Il Martina, del resto, ha modificato il suo volto, ultimamente: è partita un po' di gente (Irace e Pignalosa su tutti, ma anche Pizzolla, Melis e gli under Montrone e Patierno) ed altri nomi (Basile, Bruno, Scoppetta, oltre ad Amodeo e Ottonello) sono stati aggiunti. Portando, dicono i più maligni, grande beneficio allo spogliatoio. Sul quale, giura chi è rimasto, il tecnico possiede il più totale controllo: questione, questa, di peso specifico. Il controllo del Martina sul torneo, invece, va ancora testato. Anche se le ultime esperienze al Tursi e il pari conseguito a Caserta, giovedì scorso, lasciano pensare positivo. Innanzi tutto perchè le chances di promozione, oltre che dall'erba amica, passano anche per i campi della Campania. Dove domenica prossima il Martina tornerà: sul terreno della nuova capolista Sarnese, per la precisione. Questo, peraltro, è un campionato che premia la continuità e l'abitudine di mantenere la media inglese. Vincere a domicilio e pareggiare fuori, per il momento, sembra essere sufficiente. E, se il gruppo biancazzurro l'ha capito, è già una buona notizia.