martedì 20 marzo 2012

Lecce, un mese inutile

Vivo. Il Lecce è ancora vivo. Motivato, testardo. Ed è ancora dentro la lotta: le cinque lunghezze che lo sperano dal Parma, quart'ultimo, intristiscono, ma non lo limitano ancora. Certo: la quota salvezza è sempre troppo distante, il campionato si accorcia, ma la quadratura complessiva è molto più affidabile che in passato. Semmai, anche le avversarie dirette si sono rinsaldate: tutte, ormai, procedono con puntualità. E, purtroppo, chi si è attardato ansima. Ecco: l'ultimo mese della formazione di Cosmi si rivela, all'improvviso, praticamente inutile. Lo svantaggio attuale è - punto più, punto meno - quello di febbraio. E certe nubi si abbassano, inficiando sul profilo psicologico del gruppo. Ovvio: il rovescio (preventivabile) di Milano e il successivo pari (digerito a fatica, domenica scorsa) con il Palermo in Salento sembrano aver infiacchito il ritmo della rincorsa. Tanto da caricare i toni della prossima sfida, sul campo di un Novara che ha sorprendentemente riacquistato colore (è penultimo, tre gradini sotto il Lecce: e sognare non è impedito a nessuno). E da pregnare di rabbia i giudizi sull'arbitraggio, ritenuto largamente insufficiente, dell'ultimo match. Consumato, tra l'altro, senza poter contare sull'agilità e il buon momento di Cuadrado, cioè del singolo che, assieme a Muriel, sembrava aver dotato la squadra di quel quoziente suplettivo di verve e fantasia. In considerazione di questo, allora, quanto la gestione Cosmi ha portato nel girone di ritorno (più determinazione, più autorevolezza, più attenzione, più spavalderia) adesso non basta più. Ora, serve uno sforzo al di fuori dell'ordinario, un passo da primato. Qualcosa di eccezionale, ecco. Il tecnico reclama ancora quattro vittorie, ovvero dodici punti: sempre che siano sufficienti (chissà). Diciamo pure che sarà conveniente puntare ai quaranta punti globali: non è cosa da poco. Soprattutto se le apprensioni finiranno per moltiplicarsi, setimana dopo settimana. E se, domenica a Novara, non si dovesse vincere. Perchè questo, sì, è un passaggio esiziale: è bene che si sappia. I match point si stanno esaurendo.