lunedì 26 marzo 2012

Martina, un nemico tutto nuovo

Scendono le quotazioni dell'Ischia, salgono quelle della Sarnese, si rilancia la Casertana. E il Martina spreca l'occasione per allungare il proprio vantaggio sulla seconda (resta quello che era, più due, ma cambia il viceleader). Il girone appulocampano di serie D, ogni domenica, riordina le forze sparse sul campo. Promettendo di premiare chi, alla fine, sbaglierà di meno. La formazione di Bitetto, dicevamo, non sprinta. Dimenticando di infierire, quando potrebbe, sulla Turris: che resta formazione di rango, oltre che dalle potenzialità inespresse. Finisce uno pari: ma, prima, Chiesa e soci sprecano troppe volte il due a zero. Manca, al Martina, l'istinto del killer. Difetto ingigantito da quella distrazione fatale, a metà ripresa. Il risultato è bilanciato dalla sconfitta dell'Ischia, d'accordo: ma brucia ugualmente. Anche perchè, questa volta, la capolista imbastisce di più e meglio, disegnandosi un po' di buone idee. L'indisponibilità di una punta di peso (Picci è squalificato, l'acciaccato Amodeo parte dalla panca, persino De Nicola è out) non semplifica il compito di pungere, affidato a due artiglieri di manovra come De Tommaso e Chiesa: ma, paradossalmente, la squadra è più aggressiva di quella vista nelle ultime due uscite casalinghe. L'approccio alla gara, come sempre, è soft: però la manovra, con il passare dei minuti cresce. E tutto sembra procedere come deve: anche nella sfida incrociata tra le inseguitrici. Il Martina, tuttavia, non può permettersi cali di tensione: che soffre puntualmente. L'unica esitazione, del resto, è letale. E non tranquillizza, in prospettiva. Proprio perchè, adesso, gli errori costano. E lo spazio per, eventualmente, rimediare si accorcia. Al di là di tutto, comunque, il gruppo è vivo. E, sotto l'aspetto psicologico, il pareggio di ieri incide meno di certe vittorie recenti e affaticate. Rimandando il discorso, evidentemente, alle prossime tappe. E, chissà, anche all'ultimo chilometro: quando, è bene ricordarlo, Martina e Sarnese incroceranno i tacchetti al Tursi. Svilito il senso di una rivalità diventata ultimamente accesa (con l'Ischia), ecco un nemico nuovo. Niente paura, però: cambia solo il nome. La sostanza no, temiamo. Meglio farsi l'abitudine: nella sfida infinita con il calcio campano va sempre in un certo modo. Ed è vietato risparmiarsi, dentro e fuori dal campo.