domenica 25 novembre 2007

Discontinuo Taranto

Tatticamente, potremmo parlare del Taranto a una punta (con due o tre mezzepunte alle spalle: dipende dai casi), a due (con Dionigi al fianco di Cammarata, come accaduto nella ripresa della gara interna con il Crotone, pareggiata zero a zero) o a quattro (come nelle ultimissime battute del match: ipotesi , peraltro, assai comune a quelle formazioni che devono inseguire il risultato e che vogliono sfruttare gli ultimi spiccioli di match). Moduli a parte, però, uno dei problemi fondamentali della squadra sembra l'assenza di una continuità: di gioco, di tensione emotiva, di rendimento. Il Taranto continua ad esprimersi a intermittenza, aggrappandosi alle possibilità e alle promesse dei singoli. Sfarinandosi nel momento in cui, invece, occorre solidificarsi e insistere. Cioè, offrire qualcosa di più. E' accaduto anche oggi: proprio mentre il Crotone, in inferiorità numerica, apriva sistematicamente il proprio dispositivo difensivo ai tagli e alle incursioni laterali dell'avversario. Proprio mentre la partita sembrava chiamare la squadra di Cari. Proprio quando il Taranto avrebbe dovuto crescere. D'intensità e di personalità.