giovedì 29 novembre 2007

Taranto-Evangelisti, il divorzio

Impossibile non tornare sul Taranto. Perchè il Taranto è un fiume di argomenti. Adesso, la società ha licenziato il diesse, Luca Evangelisti. E le correnti di pensiero sull'argomento sono diverse. Vediamo: Evangelisti paga semplicemente le colpe di una campagna acquisti (affrontata con un budget di spese limitato) che, sul campo, non ha generato profitti. Oppure: la guerra intestina ha dei vincitori (chi rimane al timone del club) e uno sconfitto (chi lascia l'incarico). Ancora: la decisione anticipa le cessioni di gennaio (molti tesserati sono affettivamente legati ad Evangelisti): cessioni diciamo pure conseguenziali, utili a produrre contante. Senza trovare troppi ostacoli. E potremmo proseguire. Ma, sicuramente, dietro il fatto esiste una strategia: forse esatta, forse difettosa. Lo scopriremo presto. Il provvedimento, cioè, non fiorisce all'improvviso, ma possiede un proprio retroterra. Il mercato di riparazione, intanto, si avvicina. E tutto lascia credere che il Taranto, dal punto di vista strutturale, sarà rivoluzionato. Da chi, evidentemente, sarà chiamato alla regia delle nuove operazioni: venga da fuori, oppure no. Sì, rivoluzionato: perchè, altrimenti, non si spiegherebbe l'allontanamento di Evangelisti. Se si cambia qualcosa, è per cambiare davvero. O no?