lunedì 26 novembre 2007

E Silva è già svuotato

Massimo Silva sembra già scarico. Svuotato. Demoralizzato. E, probabilmente, si sarà pentito della scelta. Di aver accettato, cioè, una panchina di serie D. Di aver raccolto, a campionato in corso, la direzione tecnica di una squadra, il Brindisi, che credeva di poter rilanciare. Che credeva di trovare confusa e ferita, ma non da riassemblare. O, meglio, reinventare. Con un elenco definito di under e di giocatori esperti. Sostenuta da un ambiente ancora motivato. Guidata da un assetto societario che - invece - si è sfaldato, dopo le dimissioni dei fratelli Barretta. Massimo Silva, dopo il nuovo rovescio (tre a zero a Torre Annunziata), sembra immalinconito. E ha dettato: il Brindisi può ritrovarsi e tornare a lottare per un obiettivo. Magari minimo. Sottintendendo che servono rinforzi: sempre che il mercato degli svincolati riservi ancora nomi utili al progetto, a costi praticabili. E sempre che la proprietà accetti di sobbarcarsi nuove operazioni economiche. Di contro, però, si agita un pericolo vivo: così svuotato (tecnicamente e psicologicamente), questo Brindisi può diventare un problema immenso per se stesso. E per la classifica, dove sta lentamente scivolando. Del resto, lo stesso Silva non ci crede più.