venerdì 2 novembre 2007

Quelle strane occasioni

Nel gran mare della confusione, emerge in casa Taranto Sport un'altra storia di povera umanità. Accade quando la società di Blasi arriva a detestare (puntualmente contraccambiata) l'azienda televisiva con la quale, sin qui, ha spartito progetti e marketing. L'azienda (esclusivista) di antico riferimento, un riferimento ormai affondato nel lago melmoso delle logiche di convenienza. Ma tant'è: problemi loro. Il fatto nuovo è che l'azienda televisiva, anche giustamente, replica agli affronti. Perchè di affronti si tratta, effettivamente. Come il boicottaggio nei confonti delle troupe televisive, prima del match tra la squadra di Cari e la Juve Stabia. Dimenticando, però, il passato: quando quell'azienda televisiva era al potere e la stampa di controtendenza si ritrovava privata di elementari diritti giornalistici. Osteggiati anche e soprattutto da chi, all'azienda televisiva di riferimento, forniva quotidianamente basi logistiche sicure. E che oggi, con un'altra società, anni dopo, è dall'altra parte della barricata: pronto a tradire le vecchie amicizie. E a disconoscere l'azienda televisiva. Tutto gira, evidentemente. E, pensandoci bene, nulla cambia. L'ambiente calcistico, sui due Mari, sa farsi male (e anche bene) da solo. Come sempre.