giovedì 26 agosto 2010

Andria, un punto per partire

Un punto non è tanta roba: però, in questo momento, conviene accontentarsi. L’Andria, del resto, non è ancora quella squadra che la gente e il suo stesso tecnico Papagni vorrebbero. La prima di Sibilano e soci è ostica: per il caldo, ma non solo. La manovra difetta di fluidità, l’approccio al match è tutt’altro che lucido. Il Viareggio non si industria troppo per resistere ed approfittarne: ma le occasioni migliori, probabilmente, sono proprio quelle imbastite dai toscani, in apertura di ripresa. E qualcosa significa pure. Il coach vara uno scacchiere ancora da rodare e, per obblighi regolamentari, sufficientemente giovane (dentro, dall’inizio, Nicolao, sùbito infortunatosi, Ceppitelli e l’ex materano Carretta) e, perciò, meritevole di crescere circondato da fiducia abbondante, con calma. Attorno, intanto, Papagni dovrà definire la quadratura tattica. Il cammino, si dice in certe occasioni, è lungo. E le ambizioni del nuovo assetto societario meritano di essere alimentate, concretamente.