martedì 31 agosto 2010

Bari, non è cambiato niente

Ranocchia, Bonucci, Kamata e Carobbio salutano. Arrivano Pulzetti, Ghezzal e qualche altro pezzo. Il Bari, in estate, si trasforma con cautela, senza cambiare tratti somatici e mentalità. E, all’alba del campionato, riprende a giocare come sapeva. Non sembra essere cambiato molto: e la Juve cade al San Nicola. Quel Bari di Ventura è sempre qui: si conosce benisssimo e giostra con sicurezza. Seguendo con attenzione i consigli del suo condottiero. Il successo (uno a zero, intuizione balistica di Donati) pare persino stretto, nello score. Tra gli avversari, Del Piero parla di squadra dotata di personalità. E il coach dice dei suoi: «La voglia di fare calcio e lo spirito sono gli stessi dello scorso anno». E’ il complimento più bello che può dedicare alla squadra e a se stesso. Il pericolo di imbattersi in una squadra sazia o, meglio, distratta dal passato recente pare sin da adesso scongiurato, anche se è opportuno attendere conferme. E, chissà, uno sparring partner con meno problemi. Il passaggio non è affatto marginale. La questione, piuttosto, è il punto nodale di una stagione intera: è dal concetto di continuità progettuale, del resto, che passa il futuro di tutti. E anche del club, ovviamente.