martedì 10 maggio 2011

Andria, ultimo scoglio. Il più difficile

C’è la Cavese, sulla strada. Ed un ex, Dellisanti, che sulla panchina dell’Andria non è stato sufficientemente amato. E c’è un traguardo, da perseguire. Vicino, ma anche abbastanza lontano. La gente di Degli Schiavi e Quaranta non può ragionare tanto: il successo è imprescindibile. Ma la vittoria arriva. Secca (uno a zero), sudata e, complessivamente, legittima. Più decisi, Sibilano e compagni. E molto attenti, quando occorre proteggersi. Anche un po’ schiacciati, nelle ultime battute del match. Forse arroccati: però premiati. Niente è ancora risolto, tuttavia: la prossima sfida è di massima fatica. La Ternana potrà affidarsi al fattore campo, l’Andria solo alla voglia di sopravvivere. Chi perde è perduto, con un biglietto per un viaggio nei playout. Non ci sono neppure terzi interessati: l’eliminazione di una delle due è diretta, garantita. Ovviamente servirà qualcosa di più. Non la squadra degli ultimi due mesi. Non l’approccio morbido di molte esibizioni. Consigliata, invece, la grinta delle occasioni migliori. Magari, un po’ di coraggio. Isterismi vietati, poi. E’ da un po’ che l’Andria finisce regolarmente la partita in dieci uomini, se non in nove. Unica eccezione degli ultimi tempi, proprio la partita di domenica, contro la Cavese. Vinta, appunto. Chissà, probabilmente non è un caso.