lunedì 9 maggio 2011

Il Barletta centra l'obiettivo. Novanta minuti prima

E’ storia (felice): novanta minuti prima che si consumi la regular-season, il Barletta è già salvo. Merito dei tre punti di vantaggio già collezionati sulle quint’ultime e, soprattutto, dell’incrocio diretto, domenica prossima, tra Andria e Ternana. Cioè gli inseguitori più immediati. Il pareggio di Lanciano, sul campo di uno sparring partner tranquillo e demotivato, è tutt’altro che elettrico. Anzi, addirittura un po’ moscio. Ma utilissimo per festeggiare e per raffreddare i bollori della rincorsa. Difficile prevedere un epilogo così, a dicembre. Più facile ipotizzarlo un paio di mesi dopo, a campagna di rafforzamento più o meno definitivamente assorbita dal gruppo. Perché è proprio la rivisitazione dell’organico il punto nodale della questione: lo ribadiamo ancora una volta. Dimostrazione del fatto che, tante volte, si può inventare poco. Soprattutto se il progetto non possiede fondamenta solide: indebolite, nel caso specifico, da un ripescaggio affiorato a ridosso della stagione agonistica. E dimostrazione del fatto che, per galleggiare, occorre necessariamente investire. Con oculatezza, certo: ma investire. Verbo utilizzato, a Barletta, con un po’ di ritardo, ma abbastanza in tempo: a metà percorso. E che la società è chiamata ad adoperare di nuovo, in estate. Perché la piazza non mancherà di esigere. Provando, perché no, ad aggrapparsi alla struttura esistente. Che, adesso, non è affatto male. Ma di questo e di altro se ne parlerà più avanti: i giorni per farlo non mancheranno. Per il momento, è meglio godersi il risultato, assolutamente prezioso. E stimolante, in prospettiva: proprio perché arrivato in corsa, nel pieno di una perturbazione pericolosa.