venerdì 12 ottobre 2012

Barletta, sempre più giù

Hanno detto, abbiamo detto: è una formazione strutturalmente giovane, in pieno processo formativo. Vero. Ma i risultati stanno lentamente piegando il Barletta verso un destino di sofferenza. E' già un campionato amaro, per la gente di Novelli: due soli pareggi in sei partite, undici rete subite (peggio, solo la Carrarese, ultimissima), palesi difficoltà in fase di possesso (nei match disputati al Puttilli, appena un gol segnato). Chiaro, ormai, che il progetto fatichi a decollare. E' andata male, malissimo, anche domenica: la capolista Latina ha infierito (uno a tre), appena ha potuto accelerare. Persino discreta, sul piano del gioco, nella prima parte della gara: ma questa squadra sembra lontana dalle esigenze di un torneo come quello di terza serie. Primo, perchè non conclude. E, quindi, non può sperare di poter graffiare. Secondo, perchè si smonta facilmente, lasciandosi travolgere dal vortice dei timori: come ammette lo stesso tecnico. La gioventù, del resto, regge se c'è entusiasmo e organizzazione, ma anche spessore individuale e collettivo e, soprattutto, carattere. Altrimenti, urge un'iniezione di fiducia. E di esperienza. Intanto, il disavanzo da chi si trova poco più avanti è ancora colmabile. E digrignare i denti per un mese e mezzo non sarà un'impresa immensa: purchè chi può corra ai ripari, alla riapertura delle liste di trasferimento. Non basterà a Novelli sovraccaricarsi di responsabilità: alla fine, servono le fondamenta della casa. E non basterà alla società aspettare la redenzione di un organico evidentemente in difetto in personalità. Che non si acquista: neppure lavorando a fondo, giorno dopo giorno.